9 maggio 2022

mountaINside : L’ENDURANCE è stata ritrovata

Dopo 107 anni, la nave di Ernest Shackleton è stata ritrovata riportando in vita una delle più grandi avventure del ventesimo secolo.

Credit Flaklands Maritime Heritage Trust / National Geographic

Immaginiamo di essere nel mare di Weddell. Davanti a noi si estende tutto il continente Antartico e, sotto la nostra rompighiaccio, precipitano verso il fondale tremila metri d’acqua blu notte. È lì che siamo diretti. Nell’oscurità che ricorda il cielo notturno cosparso di stelle. Come astronomi, dietro al telescopio, siamo alla ricerca di una stella che si è inabissata 107 anni fa.  Quando d’un tratto, nello schermo davanti a noi, appare un’ombra con una scritta dorata. Il cuore batte forte. Come se avessimo appena attraversato un tunnel spazio-temporale, l’ENDURANCE appare ai nostri occhi. È intatta. Sembra appena affondata e porta la nostra immaginazione in superficie insieme all’equipaggio e al loro capitano, una figura leggendaria, che tutti chiamavano “the boss”, Ernest Shackleton.

Così devono essersi sentiti i membri della SA Agulhas II quando il 5 marzo 2022, durante la spedizione denominata ENDURANCE22 capitanata dall’archeologo marino Menson Bound, hanno localizzato il relitto a una profondità di 3008 metri nel mare di Weddell. I tecnici dell’equipaggio, tramite AUV (Autonomous Underwater Vehicles) detti Sabertooths, equipaggiati con videocamere ad alta definizione sono riusciti a vedere in tempo reale il relitto comparire dal nulla. Un vero successo reso possibile anche dalle misurazioni lasciate nei suoi diari da Frank Worsley, comandante della ENDURANCE, che nel 1915 aveva definito con precisione l’ultima posizione della nave prima che fosse inghiottita dai ghiacci. 

In questo articolo voglio consigliarvi un libro che vi farà rivivere questa avventura.

Endurance. L'incredibile viaggio di Shackleton al Polo Sud. Alfred Lansing


L'ordine di abbandonare la nave fu impartito alle cinque pomeridiane. Per la maggior parte degli uomini, comunque, non sarebbe stato neppure necessario: sapevano che la nave era condannata e che ogni sforzo per salvarla sarebbe stato ormai inutile. Avevano lottato senza posa per tre giorni e avevano perduto. Accettarono il loro destino quasi apaticamente. Era il 1° agosto del 1914 quando, al comando del famoso esploratore Sir Ernest Shackleton, ventisette uomini salparono da Londra alla volta dell'Antartide. Lo scopo della spedizione era di attraversare via terra il continente antartico da est a ovest. Ma a sole ottanta miglia dal Polo, l'Endurance, una splendida goletta concepita per la navigazione tra gli iceberg, rimase intrappolata nei ghiacci del mare di Weddell e per dieci mesi venne trascinata verso nord-ovest dalla deriva del pack. Il 21 novembre del 1915 la nave, non resistendo alla pressione della banchisa, sprofondò nel ghiaccio, costringendo Shackleton e il suo equipaggio a un'incredibile lotta per la sopravvivenza in uno dei luoghi più inospitali della Terra.

Lo consiglio perché: Alfred Lansing grazie ad una minuziosa ricostruzione vi trasporterà con la fantasia a bordo dell’ENDURANCE nell’era eroica delle grandi spedizioni Polari insieme ad uno dei più grandi leader di sempre. Un libro in cui il coraggio, la resistenza e l’abnegazione sono protagonisti.

 


Vi consiglio di visitare il sito internet della spedizione ENDURANCE22” per maggiori informazioni Endurance22 - The Hunt For Shackleton's Lost Ice Ship

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